giovedì 24 luglio 2014

Multi intervista best fotografi - 5 domande per voi

L'appuntamento con le multi-interviste a fotografi professionisti e appassionati parte con tre nomi che mi hanno particolarmente colpito, trattasi di Domenico Mallamo alias Mimmo, del quale ho sempre ammirato gli scatti intensi accompagnati sempre da testi incisivi, mio collaboratore nella community Blogger and Blog e in questo blog omonimo, Davide Rossi conosciuto in Community di fotografie dal temperamento frizzante ed entusiasta che si riflette nelle sue foto e Giorgio Sitta conosciuto anch'egli nel web e apprezzato non solo per le foto, ma anche per le risorse del suo sito.

La collaborazione nasce da un'idea di mettere insieme la visione di tre persone sullo stesso argomento ed averne un resoconto immediato e diretto per tutti coloro che nutrono una passione per la fotografia. Il lettore saprà apprezzare le differenze di vedute, le esperienze e i consigli.

Quindi troverete dapprima una breve presentazione dei partecipanti e in seguito l'intervista vera e propria in cui troverete le risposte di tutti e tre!

Ringrazio tutti e tre per la collaborazione e per aver aderito subito con grande entusiasmo!

Mimmo Mallamo

"SGUARDI"- Scansione di negativo da pellicola B/N e post-produzione in Adobe Lightroom.
+Domenico Mallamo
"Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare." (Nadar, fotografo francese)

Le persone che sanno vedere usano il cuore, non gli occhi né la mente. Il cuore non si lascia distrarre dai colori o delle sfumature. Il cuore solo ti consente di cogliere quelle emozioni che il fotografo è riuscito a catturare, a sua volta, con il proprio cuore. La macchina è soltanto uno strumento, ma è il cuore a comandarla.


Davide Rossi

RAINBOW MAGIC LAND PARK @ ROME ITALY - Davide Rossi
Dal 2013 ho cominciato a vedere le cose che mi circondano in modo diverso. Ho avuto sempre compatte ma ho deciso di affrontare l'argomento in modo più serio, ho iniziato a studiare come funziona una macchina fotografica e soprattutto come la luce influenza quello che vediamo, come vede la macchina, e successivamente come, più importante, voglio che la macchina intepreti quello che vedo io. Studi di vario genere sulla materia e un confronto costante con amici che condividono questa stessa passione, non si finisce mai di imparare.


Giorgio Sitta


Serie "Noise"  - Into The Bandlands - Giorgio Sitta 
Nato a Venezia nel 1967, vivo a Milano.
Sono giornalista, consulente, formatore e autore di più di quaranta libri, molti dei quali dedicati alla fotografia e alla multimedialità.
La mia ricerca fotografica è rivolta principalmente al reportage, allo sport, alla natura e paesaggio (incluso il paesaggio urbano).

Sito web: www.sittablog.com e www.giorgiositta.com

CINQUE DOMANDE PER VOI

Vi ho conosciuti tutti nel Social Network di Gplus, quant'è importante secondo te condividere i propri scatti su un Social e quanto hanno contribuito ad aumentare la tua visibilità?. Insomma come li hai sfruttati?

Mimmo – I Social Network sono stati necessari per la mia visibilità. Senza, ovvero puntando solo sul proprio blog, per me è inutile. Chi mai riuscirebbe a trovare il mio blog senza una traccia da cui partire? C'è il rovescio della medaglia, tuttavia. Spesso la gente (il pubblico intendo) si ferma ad osservare la fotografia che posti sul Social Network, senza seguire il link al tuo blog, perché quella dice già tutto. Purtroppo è così. ​
Nella nostra community, in un commento una volta ho letto "In genere le fotografie con i testi non li guardo"​

Davide - La mia passione per la fotografia si è accesa guardando alcune foto di mia figlia scattate da un parente molto bravo e con anni di esperienza. Ho iniziato a pensare di fare scatti anch'io per fissare momenti e scene e mi sono divertito a modificarli con Photoshop, che conosco da anni per ragioni di lavoro. Nel sett 2013 ho iniziato con la piattaforma Google e la Community bianco nero dove ho conosciuto bravissimi fotografi, ma soprattutto persone che con consigli e molte informazioni mi hanno dato la giusta impostazione per capire e approfondire. La condivisione è quindi per me fondamentale. Sia per confrontare il proprio lavoro (hobbistico ma comunque svolto in modo molto molo serio) sia per acquisire nuove conoscenze. Le tecniche sono infinite e vanno approfondite, le basi invece sono un numero definito e vanno verificate. Farlo insieme ad altri è più facile e soprattutto più divertente. Perché alla base di tutto c'è un fattore determinante e che da la più grande soddisfazione: il divertimento! Il social mi ha dato modo di conoscere personalmente nuovi amici con la stessa passione e attivare progetti insieme tuttora in corso. ​

Giorgio - I miei canali principali di comunicazione verso l’esterno sono il blog www.sittablog.com e il portfolio fotografico www.giorgiositta.com. Uso i social media soprattutto come “megafono” di questi due siti. Ritengo che i social, generalmente, propongano un approccio troppo rapido e superficiale. A parte, ovviamente, LinkedIn, che, almeno per la mia esperienza, è molto utile per chi sia interessato pragmaticamente al lavoro.Trovo utili invece, i social media in qualità di “news aggregator”, seguendo persone, aziende, riviste, musei e altre realtà.


Raccontami la storia d'amore con la tua macchina fotografica, cosa consiglieresti ad un principiante alle prime armi?



Mimmo – E' una storia di amore, di abbandono e di ritorni. Ho iniziato da autodidatta, non dico quando, ma solo che di fotografia digitale ancora non si parlava e forse nemmeno la si pensava. Ho frequentato diversi corsi di fotografia, di diverso tipo. Alcuni estremamente utili, altri estremamente inutili. Al principiante consiglio la lettura di un libro interessantissimo, non facile da trovare tuttavia: il manuale della propria fotocamera.​

Davide - La scelta della macchina ha avuto un periodo di molta incertezza. Arrivando dalle auomatiche e non conoscendo nulla del funzionamento di una una macchina come fare? ​
Ho chiesto consiglio a tre persone esperte e siamo andati in profondità. Poi l'acquisto di una bridge per capire, spendendo poco, circa 350 euro, se realmente la cosa mi interessava o era solo un'amore passeggero. Ho comprato una Fujifilm Finepix HS33XR che dal punto di vista dei pulsanti è molto simile alla Nikon, ho iniziato subito su modalità A, priorità diaframmi, poi dopo un mese in Manuale avendo capito la macchina e come la luce influenza il tutto. ​
Il passo successivo è stato la Reflex, provata in un photowalk che avevo organizzato con fotografi della mia città ne sono rimasto colpito per la sua versatilità e velocità. E allora via con il nuovo acquisto. ​
Oggi uso entrambi, la bridge dotata di zoom imbattibile e la Nikon D5200 alla quale ogni tanto faccio un regalo, un nuovo obiettivo :)))​
Per un principiante che non vuole spendere subito cifre con 3 zeri, consiglio quindi il mio percorso. Una bridge per capire e poi via con la reflex. C'è da aggiungere che tutto ciò che impari con una bridge in manuale poi te lo ritrovi sulla reflex un minuto dopo ma puoi apprezzare subito le grandi differenze di ottica! Mi sento ancora un dilettante ma rispetto ad un anno fa conosco molte cose prima del tutto sconosciute. Un'altra cosa che mi piace molto è spiegare a chi sa meno di me, quello che ho imparato, tenendo sempre a mente che : Se non lo sai spiegare in modo semplice allora non l'hai capito abbastanza bene (If you can't explain it simply, you don't understand it well enough.) cit. Albert Einstein :))). ​

​Giorgio -Nessuna storia d’amore. Non amo la mia macchina fotografica più di quanto un meccanico ami una chiave inglese. Per me è un semplice strumento per raggiungere uno scopo, nelle modalità che decido io. Sono un fautore del mercato dell’usato, non mi affeziono all’hardware e non ho problemi a venderlo.​
Un primo consiglio, quindi, è quello di non badare troppo all’attrezzatura: contano l’occhio, la capacità di visione e l’idea. Si possono fare bellissimi scatti anche con un telefonino. A chi inizia posso dare principalmente non uno, ma tre consigli:
1) scattate molto, in situazioni di ogni tipo
2) guardate il lavoro degli altri (mostre, libri, … non sul web, lì siamo tutti bravi) e cercate di capire quale percorso porti a determinati risultati (non solo dal punti di vista tecnico, ma soprattutto progettuale e concettuale)
3) iscrivetevi a un circolo, seguite dei workshop, andate in giro a fare foto con gli amici. Il fotografo solitario e brontolone in genere produce immagini noiose.​

Riguardo all’imparare, credo che in una fase iniziale serva un minimo di imprinting nel mondo “fisico”. I tutorial online saranno anche interessanti, ma nulla sostituisce l’interazione con un docente o, almeno, con amici più esperti. In un mio post propongo, a tal proposito, il mio approccio all’insegnamento, non dogmatico, ma con una funzione di “assistenza alla creatività”: http://www.sittablog.com/2013/11/workshop-vs-corso-trainer-non-teacher.html​

In che grado le Community, i forum e i gruppi di fotografi ti hanno aiutato non solo ad aumentare le interazioni con gli altri, migliorare la tua tecnica e il tuo stile?

Mimmo –La risposta sarà in parte ripetuta alla domanda successiva. I gruppi e le Community aiutano, tantissimo. Quelli italiani pochissimo, escludendo ovviamente gli altri fotografi che risponderanno a queste domande che non conosco e con i quali non ho mai interagito. A tutti consiglio, assolutamente, di interagire aldilà del nostro piccolo "giardino all'italiana". ​

Davide -Le community sono il più altro grado di scambio per chi vuole imparare. Scambi continui e con tante persone. Bisogna mettersi in gioco, accettare critiche, tante, ma accettare solo quelle costruttive e cercare di capitalizzarle. Un consiglio su una impostazione vale più di una pagina di teoria, ma bisogna metterla in pratica e farla propria. Fondamentale per me fare gruppo anche fuori dalla community in rete. Un'uscita tra amici ti fa vedere come alcune cose si risolvono con la pratica. Importante, ma anche difficile, scegliere le persone giuste. Inoltre, nei gruppi puoi vedere, analizzando le varie foto, come le persone realizzano nuove prospettive, interpretano lo stesso soggetto o scena in modo diverso.​
Guardare le foto degli altri arricchisce molto e si vedono le emozioni. Lacosa più gratificante è postare una propria foto e leggerne i commenti, leggere cosa le altre persone hanno visto e provato!​

​Giorgio - Praticamente nullo. Trovo più stimolante viaggiare, andare a vedere mostre (non solo fotografiche), frequentare ambienti artistici e leggere libri.

Essendo io una blogger dipendente, non posso trattenermi da porti questa domanda: hai pensato di aprirti un blog personale con i tuoi scatti?

Mimmo – Certo, e infatti ce l'ho. Per un lungo periodo ne ho avuti addirittura due. Anche se in realtà io sono tutt'altro che un blogger-dipendente, tanto che spesso il blog è stato secondario rispetto ai Social Network. Non posso esismermi dal dire, che tra i fotografi (e non solo Italiani) c'è pochissima cultura del commento. La migliore attività, commenti, apprezzamenti e scambi di opinioni, l'ho avuta interagendo con fotografi stranieri. ​

Davide - Si c'ho pensato :))) Mi viene da ridere perchè "Blo" lo sa benissimo in quanto mi ha dato delle dritte sull'argomento e quindi la ringrazio ancora una volta pubblicamente. Il Blog nel mio caso è servito perchè il solo social non è sufficiente a rappresentare i tuoi lavori. Sono post in continuo movimento e non organizzati in argomenti, lo sono invece le community ma li ci sono foto di molte persone. Il blog l'ho organizzato con i temi che mano mano vado a trattare e le nuove tecniche che provo. daviderossi.me è l'indirizzo e spero piaccia, commenti liberi a tutto campo sono ben accetti. Sul blog invio solo le foto che mi piaccioni di più e pubblico anche idee nuove come ad esempio la collaborazione da poco aperta #immaginieparole , un mix tra foto e poesie, tuttora in corso​

Giorgio - Da tempo propongo non un sito, ma due, ovviamente collegati: un portfolio professionale dei miei lavori (www.giorgiositta.com) e un blog (www.sittablog.com), dove propongo spunti di riflessione, tutorial, recensioni e news sulle mie attività.


Quanto conta la post produzione nella composizione delle tue foto?



Mimmo – La post-produzione è tutto nella fotografia digitale, soprattutto se scatti in RAW. E un fotografo, per essere chiamato tale, DEVE fotografare in RAW. Altrimenti è come buttar via i negativi delle proprie fotografie dopo averle stampate. E' esattamente ciò che si faceva prima in camera oscura, portato a un livello estremamente più spinto. Devi conoscere e saper usare i tuoi strumenti, in ogni caso. ​

Davide -La post produzione la impiego al 50%. Tutti i file transitano da raw a programmi di editing (in genere uso Photoshop con camera Raw, a volte lightroom4 o velocemente photoscape, su tablet snapseed) e poi in jpeg ma solo una parte viene ritoccata o come preferisco dire io, "sviluppata". Si perchè la foto sarà quella prodotta dopo lo sviluppo quindi non mi appartiene il concetto che quello che scatto poi debba essere la soluzione definitiva della scena. La sua impostazione viene vista, sviluppata ulteriormente da me in base a tanti fattori, anche emotivi, e poi si ottiene il prodotto immagine finale. Questa parte è importantissima perchè permette di dare un' interpretazione alla fotografia e magari darne più di una.

​Giorgio - Fa parte di un workflow fluido e dinamico. Se c’è qualcosa che può caratterizzarmi nella mia attività fotografica, forse è una certa capacità intuitiva di previsualizzazione. Quando scatto, cioè, “vedo” già l’immagine postprodotta, secondo le modalità che mi servono per raggiungere un certo obiettivo comunicativo.

Il prossimo appuntamento con le Interviste 5 domande per te per il prossimo mese di agosto! 
Con nuovi amici fotografi! 



9 commenti:

  1. Le foto sono stupende.... molto di più!!!!!!
    Complimenti a tutti e tre anche per le risposte.
    La battuta che riporta Mimmo, le fotografie con i testi non le guardo, mi sembra una emerita cavolata! Se le foto colpiscono e colpiscono duro (nel senso che proprio ti attirano) non capisco proprio perchè saltarle. Anzi... la uriosità di andarne a vedere altre nasce spontanea.
    Un saluto

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    1. Cara Patricia, sono assolutamente d'accordo con te, è una cavolata. Anche le parole sono importanti, sia quando danno indicazioni sul luogo o sul soggetto della fotografia, sia (ed è il mio caso, in particolare) quando sono "semplici" citazioni più o meno note. E' lo strumento che io ho scelto per "completare" le fotografie.
      Grazie per il tuo commento :))

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  2. Bella questa idea delle interviste! Devo dire la verità, mi hanno colpito moltissimo le parole di Domenico Mallamo: "Le persone che sanno vedere usano il cuore, non gli occhi né la mente. Il cuore non si lascia distrarre dai colori o delle sfumature. Il cuore solo ti consente di cogliere quelle emozioni che il fotografo è riuscito a catturare, a sua volta, con il proprio cuore. La macchina è soltanto uno strumento, ma è il cuore a comandarla." Domostrano un animo sensibilissimo! che senz'altro si rispecchia nelle sue foto. Io non mi intendo molto di fotografie, ma quelle che vedo di davide Rossi spesso mi colpiscono, le trovo molto molto belle e particolari, e quella che hai pubblicato in questo post è super! invece di Giorgio Sitta ancora non ho visto nulla, recupererò! purtroppo il tempo è tiranno per questo mi piace molto google + dove posso ammirare molti scatti fotografici :D
    un carissimo saluto a tutti!

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    1. Vivy, grazie mille per "l'animo sensibilissimo" e per aver lasciato un commento anche qui. Quella frase rappresenta, per me, l'inizio di questa attività (un po' pigra a dire la verità) di blogger. Da lì è iniziato tutto :))

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    2. Beh, davvero un bel modo di iniziare! Il cuore per me, e non solo per me, rappresenta l'amore e anche la passione, cosa c'è di meglio quindi se lo si mette all'inizio, se non al centro, di una attività? E la fotografia penso che sia un'arte in cui la sensibilità è importantissima! Al di là della tua attività di blogger, ti auguro di realizzare i tuoi sogni e che il tuo cuore scatti sempre meravigliose foto per te :)
      Buonissima giornata e grazie a te! :D

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  3. Giorgio Davide e Mimmo complimenti per le risposte!!! Bellissima iniziativa quella di Ximi . La foto è uno sguardo in piu del anima. È tra le invezioni piu belle del universo!! Bella intevista, ximi! Non ti smentisci mai. I miei complimenti

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  4. Ora vi faccio ridere: cominciai a seguire Domenico Mallamo su Google+ perchè assomiglia a un mio ex fodanzato e quando ne vidi la foto del profilo pensai "Oh perbacco, Kristo (si chiamava così!) è diventato improvvisamente fotografo??" :D Poi ho scoperto che non era Kristo bensì Mimmo, e che le foto erano bellissime. Il suo consiglio è ottimo: si comincia leggendo il manuale della propria macchina fotografica. Mmm dov'è che l'ho messo?
    Grazie per le belle interviste.

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    1. Eli, grazie mille per il tuo simpaticissimo commento :)) E grazie anche per l'apprezzamento.
      Buona giornata

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